Ferrata Sentiero delle Aquile - FotoTrekkingTrentino

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Ferrata Sentiero delle Aquile. La ferrata Sentiero delle Aquile si trova sull'altipiano della Cima Paganella, con la vetta più alta, la Roda, a 2125 metri s.l.m. In parte si svolge lungo il vecchio tracciato, fino al Canalone Battisti, l'Arco di Tito e la grotta con la sorgente della giovinezza, per poi arrivare a un punto panoramico vicino alla pista da sci Nuvola Rossa. Da lì comincia la parte nuova della ferrata Sentiero delle Aquile, lungo il crinale del Becco di Corno. Il panorama che si gode lungo la ferrata spazia dalla Val dell'Adige alla Valle dei Laghi, fino al Lago di Garda, con una splendida vista su tutto il gruppo montuoso del Brenta.
 
Itinerario: Da Trento si va verso Fai della Paganella, per poi proseguire verso Andalo, fino agli impianti di risalita per le piste da sci. Con gli impianti di risalita si arriva fino in cima alla Paganella, al rifugio La Roda. Dal rifugio si seguono le indicazioni per il SAT 602 in direzione dei ripetitori. In circa 5 minuti si raggiunge il bivio con il SAT 602 Santel–Fai della Paganella, e in circa 20 minuti si arriva all'attacco della ferrata. Per chi vuole percorrere il tratto del vecchio sentiero attrezzato, che è stato ripristinato, si prosegue verso il vecchio rifugio Cesare Battisti (al momento mancano i segnavia per l'inizio del sentiero attrezzato). Prima del rifugio, dove ci sono delle costruzioni per la manutenzione delle antenne, sulla sinistra si intravede un sentiero che porta verso la vecchia via attrezzata. Il sentiero è servito da cordino di sicurezza. Si passa accanto all'Arco di Tito, una finestra naturale con panorama verso valle. Poco più avanti si trova la Campana dei Sogni, fino ad arrivare a una grotta dove c'è una fonte d'acqua denominata Fonte della Giovinezza. Si prosegue su sentiero normale fra i mughi fino al punto panoramico, e da lì si arriva all'attacco della ferrata. Il punto iniziale della ferrata è il Canalone Battisti, tratto già iniziale abbastanza esposto. Per tutto il suo svolgimento si snoda fra tratti in discesa e lunghi traversi, con passaggi esposti. Altra particolarità sono i due ponti tibetani che si trovano verso la fine della ferrata: Il primo è lungo circa 15 metri. il secondo, che si trova sopra al primo, è lungo circa 20 metri. Il secondo ponte si può evitare scendendo per un breve tratto di ferrata lungo delle rocce, per poi risalire un breve tratto e continuare sul sentiero principale della ferrata per affrontarne l'ultimo tratto. Si risale una parete di roccia del Becco di Corno, dove termina la ferrata Sentiero delle Aquile. Qui si trova anche il Trono dell'Aquila, una panchina costruita con i tronchi dei mughi. Ammirevole il panorama che si gode lungo il percorso: la Valle dell'Adige, la Valle dei Laghi, il Lago di Garda e le cime delle catene montuose del Trentino.
 
Rientro: Per il rientro ci sono due possibilità: Il sentiero botanico. Il rientro per la Cima Paganella. Entrambi riportano verso il rifugio La Roda. Io ho fatto la seconda variante: ci si impiega circa 15–20 minuti.
 
Difficoltà: Ferrata M.D. (medio-difficile), con alcuni tratti esposti sia in discesa che lungo i traversi. Particolarità: due ponti tibetani.
Tempo di percorrenza: 2h30 – 3h circa, a seconda del percorso scelto per l'attacco della ferrata. Traccia GPS: Ferrata delle Aquile Download  Escursione fatta il 27/12/2015
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